Panettone: ecco come si fa e perché si chiama così
Panettone: ecco come si fa e perchè si chiama così.
Nel periodo natalizio, capita spesso di essere invitati a pranzi e cene in occasioni delle festività principali. L’invito può provenire da parenti, amici, colleghi…In ogni caso, le buone maniere impongono una regola, ovvero quella di non presentarsi a mani vuote a casa delle persone. Purtroppo però non è mai semplice, in questi casi, decidere cosa regalare, potrebbe essere una buona soluzione optare per qualcosa da mangiare tutti insieme durante la cena, ad esempio un dolce o altri prodotti tipici.
Il Panettone
Uno dei regali più apprezzati per le feste di Natale è sicuramente il re dei dolci festivi, ovvero il panettone. Si tratta di un dolce molto gettonato e le persone in genere ne ricevono molti, tuttavia scegliendone uno particolare sicuramente si potrà stupire chiunque. Pertanto, è preferibile non optare per un prodotto industriale ma visitare dei siti web appositi come www.saporideisassi.it dove è possibile trovare un’ampia scelta di prodotti artigianali confezionati in maniera elegante, oppure recarsi direttamente in pasticceria o presso un laboratorio di produzione artigianale, ricordandosi di prenotare in tempo.
Ma come scegliere il panettone giusto da regalare? In genere il panettone tradizionale piace a tutti, a grandi e piccini, ma se si conoscono bene i gusti di coloro che riceveranno il dolce dono, è possibile osare. Ormai i mastri pasticcieri propongono panettoni di tutti i tipi, abbinando sia ingredienti semplici sia particolari. Inoltre, se i padroni di casa seguono uno stile alimentare particolare, oppure soffrono di intolleranze, è bene prestare accortezza e scegliere il panettone di conseguenza, ad esempio vegano oppure senza glutine.
Come è fatto il Panettone
Contrariamente a quanto si crede, è tutt’altro che semplice preparare un panettone. Si tratta, infatti, di un dolce particolarmente complesso che richiede estrema precisione e una enorme passione per la pasticceria. Ovviamente sul mercato è possibile trovare diverse varianti del panettone, tuttavia, gli ingredienti della ricetta tradizionale sono i seguenti: farina, lievito madre, uvetta (frutta candita).
Le fasi della preparazione sono diverse, la prima fase è quella della preparazione del lievito madre, successivamente, occorre procedere alla lavorazione degli impasti (primo impasto, secondo impasto fino alla lievitazione), fase della formatura (ovvero il riposo dell’impasto nell’apposito stampo di cottura), fase della cottura e, infine, fase del raffreddamento (con capovolgimento) e confezionamento del prodotto finale. Insomma, da come è semplice capire, si tratta di una procedura tutt’altro che semplice e che richiede anni e anni di esperienza nel mondo della pasticceria.
Perchè il Panettone si chiama così?
Non tutti conoscono il motivo per il quale il panettone, di fatto uno dei dolci più conosciuti e consumati in Italia (e non solo), si chiama così. Ad essere precisi esistono diverse leggende sulla nascita di questo prelibato dolce della cucina milanese, tuttavia, quella più accreditata è quella che vede come ideatore il giovane Toni, un umilissimo servo al servizio di Ludovico il Moro.
Il cuoco, secondo la leggenda, fu incaricato di preparare un dolce per il re in occasione del giorno di Natale, purtroppo però, per errore lo bruciò. Toni, per aiutare il cuoco, decise di sacrificare l’ultimo panetto di lievito madre a disposizione, a cui aggiunse burro, farina, uova, uvetta, canditi e zucchero in modo da ottenere un impasto morbido, ovvero, quello che oggi conosciamo come panettone. Il dolce fu un tale successo che, alla domanda del duca di come si chiamasse il dolce, il cuoco gli rispose “il pan de Toni”.